svizzera – Swissact, il portale del Ticino. News e ultime notizie dal Ticino, Svizzera e estero. https://www.swissact.com News e ultime notizie in tutti i settori: politica, cronaca, economia, sport, svizzera, esteri Sun, 11 Apr 2021 17:20:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.7.11 Una grande presa in giro! Il software a scadenza mensile https://www.swissact.com/una-grande-presa-in-giro-il-software-a-scadenza-mensile/ Sun, 11 Apr 2021 17:20:10 +0000 https://www.swissact.com/?p=2979 Parliamo di una fascia di mercato che nel corso degli anni è notevolmente cambiata, quella del software per pc ed ora anche delle App per il vostro smartphone o tablet.

negli ultimi 30 anni, chi desiderata un determinato software ad esempio per scrivere, acquistava l’ormai famosissimo e quasi indispensabile pacchetto di Microsoft Office, chi invece voleva disegnare poteva scegliere tra le varie suite di Adobe, piuttosto che Corel, a chi interessava la contabilità poteva indirizzarsi sul famoso Banana e via dicendo.

Negli ultimissimi anni tutto questo è cambiato in modo talmente subdolo da far sì che l’utente finale quasi non se ne accorgesse, se non ora a cambiamento finito.

Oggi per poter utilizzare il software e le App che usiamo da sempre siamo praticamente obbligati a sottoscrivere un abbonamento mensile con scadenza annuale, se non si volesse rinnovare il software smette di funzionare. E qui casca l’asino.

Con la scusa di offrire sempre programmi aggiornati, l’uso del cloud e qualche altra diavoleria le aziende di software sono riuscite a mettercelo nel frack senza che noi neppure ce ne accorgessimo.

Ad esempio i moltissimi utilizzatori di Office, odiano tutte queste false migliorie che obbligano ad aggiornare il sistema, semplicemente perché spesso sono totalmente inutili e servono solo a confondere ed a rallentare il lavoro. Oggi sono obbligatorie.

Nel lontano 2010 chi desiderata Office comperava il pacchetto, lo installava, “et voilà”, lo utilizzava sino a che il computer non esalava l’ultimo “Bep”, in pratica con un pacchetto acquistato nel 2010 si lavorare per almeno 5anni e moltissimi lo stanno tutt’ora utilizzando.

Oggi le cose sono cambiate, utilizzando sempre ad esempio il pacchetto di Office, oggi chiamato 365, con una chiara allusione alla sua durata, il pacchetto Standard costa 12.30 franchi al mese, pertanto circa 150.- all’anno oltre all’l’IVA. Se dovessimo utilizzare come moltissimi il pacchetto per 10 anni avremmo speso oltre 1500.-. Non dimentichiamoci che ad un certo punto questi software ormai giganteschi non funzioneranno più e diventeranno lentissimi con il nostro computer. Con questo stratagemma ci obbligheranno a sostituirlo molto prima della sua dipartita, obbligandoci a spendere altro denaro.

Ragioniamo, i programmi di videoscrittura sono nati per sostituire le macchine da scrivere, i primissimi office, stavano in una manciata di megabyte ed avevano tutte le funzioni che hanno oggi, erano molto più veloci e non avevano bisogno di nessun cloud. Alzi la mano chi utilizza le centinaia di funzioni strampalate che vengono offerte oggi. Pochissimi!

Ovviamente non sono esenti da critica neppure i pacchetti adobe che per essere utilizzati con tutte le applicazioni chiedono 58.- al mese per un totale di 700 franchi annuali che per un utilizzo medio del software di 5 anni equivale a 3500. –

Identica cosa per decine, se non migliaia di aziende che generano software sempre più ingombrante per obbligarci a cambiare tutto più spesso di un paio di scarpe.

Questa stupenda moda del Cloud, lo ha reso indispensabile. Questo nostro amico fa sì che i nostri dati siano nell’etere di internet senza nessun controllo, con l’unica garanzia di sicurezza dell’azienda che il cloud lo mette a disposizione. In pratica una volta inseriti i nostri dati nel cloud malgrado tutte le rassicurazioni che ci vengono fornite non abbiamo la benché minima idea dello stato e dell’ubicazione dei nostri dati.

Non dimentichiamoci che questo è un enorme business, ma solo per le aziende che lo vendono. Nella pratica saremmo molto più sicuri con un semplice disco esterno sul quale salviamo i nostri dati e successivamente lo stacchiamo dalla rete e lo mettiamo al sicuro. In questo modo i dati, le foto i documenti restano sotto il nostro controllo, con il cloud no!

una grande presa il giro quella del software a scadenza mensile

Questa mania di globalizzare tutto sta portando tutti alla follia collettiva, non ci rendiamo neppure conto che con piccoli salassi mensili alla fine di un anno, abbiamo speso una piccola fortuna che avremmo potuto utilizzare per andare in vacanza. Senza aver avuto praticamente nulla in cambio.

Tutti insieme stiamo facendo il gioco delle grandi aziende che ormai con delle compagnie di marketing rivoluzionarie e una profilazione perfetta, sono bravissime a spacciare l’inutile come indispensabile.

Penso al passato con un sorriso, quando i rapinatori studiavano piani ben congeniati per portare a segno un colpo. Oggi ci vogliono spacciare il web come un’oasi sicura, nulla di più falso, più servizi si delegano al web più hacker (i vecchi rapinatori) che cercheranno di penetrarli.

Tutti i governi vogliono passare alla moneta elettronica, sono solo Babbei che credono che il passaggio alla moneta digitale sia vantaggioso, ma i ladri informatici staranno fermi a guardare? È follia, con una semplice differenza, se prima il signor X rubava, le forze dell’ordine lo cercavano e spesso la refurtiva veniva trovata, nell’era digitale dopo che ti hanno “fregato” basta spegnere il computer ed i tuoi beni si sono volatilizzati!

Ci sarebbe veramente ancora molto da raccontare ma lo faremo la prossima volta.

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I contrari alle chiusure stanno aumentando e sono sempre più inclini alla violenza https://www.swissact.com/i-contrari-alle-misure-repressive-per-combattere-il-coronavirus-stanno-aumentando-e-sono-sempre-piu-inclini-alla-violenza/ https://www.swissact.com/i-contrari-alle-misure-repressive-per-combattere-il-coronavirus-stanno-aumentando-e-sono-sempre-piu-inclini-alla-violenza/#comments Sun, 28 Mar 2021 13:16:49 +0000 https://www.swissact.com/?p=2966 Gli scettici ed i contrari alle misure repressive per combattere il Coronavirus stanno aumentando e purtroppo sono sempre più inclini alla violenza.

Il tempo degli eventi pacifici sembra finito. Il tono e le azioni di alcuni contrari alle misure adottate per combattere il Coronavirus stanno diventando sempre più aggressive. Quando una settimana fa a Liestal BL migliaia di persone sono scese in piazza contro le misure del Consiglio federale, si sono verificati violenti attacchi. Un manifestante ha attaccato un giornalista, teppisti di destra hanno lanciato bottiglie contro fotografi e persone di sinistra. A Berna, un manifestante ha ferito un poliziotto con un coltello.

La stragrande maggioranza degli attivisti sta ancora combattendo pacificamente. Ma il nocciolo duro sta diventando sempre più radicale e la propensione alla violenza all’interno delle manifestazioni è forte in aumento.

I militanti contrari al governo si organizzano in gruppi utilizzando il servizio di messaggistica di Telegram. Uno si chiama “The Storm”. 170 utenti si scambiano teorie del complotto e si agitano contro le persone che ritengono non dire la verità; virologi, giornalisti e politici.

manifestazione-anti-coronavirus-in-svizzera“Der Sturm” riunisce estremisti di destra, fanatici di QAnon e purtroppo anche normali persone scettiche sull’operato del governo, il fondatore e amministratore della chat è un neonazista che opera sotto lo pseudonimo di «Morpheus». Scrive: «Il tempo degli eventi pacifici è finito! Dobbiamo organizzarci per una vera resistenza. Vittoria o morte.”

Morpheus chiarisce come dovrebbe essere la resistenza: “I media devono bruciare, così come le società farmaceutiche e le antenne 5G. È ora di agire! ” Una teoria del complotto sta circolando, secondo cui i raggi dei telefoni cellulari 5G sono responsabili del virus. Non esiste nulla di più falso, ma quando si vogliono infiammare gli animi qualsiasi genere di notizia può essere usata per aizzare la folla già inferocita.

Alle parole sono seguiti prontamente i fatti: dall’inizio della pandemia, sono stati effettuati diversi attacchi alle antenne 5G in Svizzera con danni materiali pari a centinaia di migliaia di franchi. I vandali hanno lasciato la propaganda anti-5G sulle scene del crimine.

Anche le istituzioni politiche sono nel mirino di questi fanatici. Nel gruppo di Telegram «Der Sturm», gli oppositori delle misure chiedono l’assalto al palazzo federale. “Se siamo un gruppo numeroso, possiamo prendere d’assalto“.

Purtroppo gli appelli alla violenza non sono più limitati ai gruppi Telegram nascosti. Ora stanno arrivando apertamente, pubblicati da persone con nomi reali, su Facebook, Twitter o altri siti web. Martedì, la società di hosting Hostpoint ha dovuto bloccare un sito web perché incitava ad una violenza assurda ed esagerata!

La rabbia e l’odio si riversano dal mondo virtuale alla realtà, dopo un anno di incapacità da parte del Consiglio Federale nel prendere decisioni sensate, una parte del popolo vorrebbe vedere la luce alla fine del tunnel, ma visto l’atteggiamento confuso del CF ormai molte persone portate all’estremo, visti bruciati i risparmi di anni di lavoro e persa la possibilità di lavorare agiscono in modo sconsiderato.

Come abbiamo ripetuto più volte l’attuale atteggiamento nel governo non aiuta il cittadino ad avere certezze. Le svariate promesse di aiuto sono in grandissimo ritardo, le bollette da pagare si ammucchiano seguite da precetti esecutivi, e sicuramente le azioni insensate e confusionarie del governo non aiutano il cittadino ad avere fiducia nel presente e nel prossimo futuro, per questo il pensiero alle vie di fatto è sempre malauguratamente più vicino.

Probabilmente la situazione è sfuggita di mano, ed ormai sono molte le persone che stanno uscendo da questa sorta di ipnosi mediatica che il consiglio federale ci ha propinato, gli ultimi mesi era necessario sedare il popolo dicendo la verità invece di effettuare una propaganda legata alla paura.

Da sempre l’uomo ha cercato di dominare l’ambiente circostante, il suo territorio e, non da ultimo, i suoi simili. Per far ciò, nei tempi passati chi deteneva il potere ha usato la coercizione fisica, la violenza e mezzi quali la tortura affinché i popoli a lui subordinati si sottomettessero passivamente alle sue leggi e ai suoi voleri, oggi tutto questo si ottiene semplicemente fornendo informazioni mediatiche plagiate.

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Migliaia a manifestare contro il governo a Liestal – Basilea https://www.swissact.com/migliaia-a-manifestare-contro-il-governo-a-liestal-basilea/ Sun, 21 Mar 2021 14:26:02 +0000 https://www.swissact.com/?p=2946 La libertà personale e la sicurezza dovrebbero essere garantite dalla Costituzione svizzera. Nonostante ciò, il governo federale viola questa garanzia da ormai un anno. Contro la “tirannia” burocratica sabato 20 marzo 2021, nella città di Liestal (Basilea Campagna), si trovate migliaia di persone a manifestare contro il governo federale. La polizia locale ha sostenuto i manifestanti, che purtroppo per la maggior parte erano senza mascherine e non rispettavano in alcun modo le regole di sicurezza, questo purtroppo a probabilmente sminuito l’efficacia della manifestazione.

Il popolo svizzero è stanco di tollerare restrizioni alla propria libertà individuale dettate da un governo incapace di decidere e di applicare la costituzione. Se all’inizio della vicenda con la pandemia, per mancanza di informazioni, molti avevano paura del coronavirus, ora solo chi continua ad essere vittima della propaganda dello Stato e dei media di sinistra ha ancora paura, è ormai abbastanza chiaro a tutti che le serrate imposte dal governo non hanno i benefici sperati.

Al momento, i dati statistici sono più che sufficienti per constatare l’introduzione sproporzionata e indiscriminata di misure restrittive. Molte le persone che possono sulla propria pelle che il danno è causato, prima di tutto, non dal coronavirus, ma da restrizioni governative che ledono in modo ormai quasi irrecuperabile i diritti e la libertà (bancarotta, licenziamenti, anni di scuola persi da bambini e giovani, depressione, suicidio, morte dopo la vaccinazione), il popolo ha ormai perso la fiducia nella presentazione di informazioni filogovernative da parte dei media.

Sabato 20 marzo nella città di Liestal si è svolta una grande manifestazione. Secondo Andrian Gaugler, portavoce della polizia del cantone di Basilea Campagna, alla marcia hanno preso parte da 5 a 6mila persone. Secondo gli organizzatori pubblici della manifestazione, Stiller Protest, Mass-Voll! e Freunde der Verfassung, questa cifra era molto vicina se non superiore a 10 mila.

È interessante notare che la maggior parte dei partecipanti alla marcia per la libertà si è rifiutata con aria di sfida di rispettare i regolamenti governativi sull’indossare maschere e mantenere le distanze. La polizia locale non ha multato nessuno per non fomentare ulteriormente la protesta.

La fase attiva della manifestazione di Listingal si è svolta dalle 13:00 alle 17:00. Verso le 14:00, un furgone della polizia ha guidato la colonna della marcia, per la quale i combattenti per i diritti umani e le libertà hanno fatto una standing ovation alle forze dell’ordine.

Vi sono stati anche 12 arresti dovuti, ai rappresentanti di gruppi radicali di sinistra che hanno attaccato i membri della marcia e hanno cercato così di interrompere il corso pacifico della manifestazione e renderla una grande rissa di quartiere.

Verso la fine della manifestazione, la polizia del Canton Basilea Campagna ha salutato i manifestanti tramite megafoni. Quest’ultimo ha nuovamente applaudito le forze dell’ordine, ringraziandoli per il loro lavoro.

Speriamo ardentemente che il Governo Federale prenda questa manifestazione come un senso di sconforto del popolo, in modo da sedare gli animi, Perché se durante una delle prossime manifestazione qualcuno dovesse in qualche modo riuscire ad infiammare il popolo, il risultato potrebbe essere allarmante.

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Swissmedic chiude un occhio sugli effetti collaterali del vaccino, anzi due! https://www.swissact.com/swissmedic-chiude-un-occhio-sugli-effetti-collaterali-del-vaccino-anzi-due/ Fri, 19 Mar 2021 17:50:47 +0000 https://www.swissact.com/?p=2938 Nei primi due mesi del 2021, solo in Svizzera sono stati ufficialmente identificati 597 casi specifici di effetti collaterali del vaccino genetico contro il coronavirus (link alla pubblicazione di Swissmedic). 177 sono classificati come pesanti, le vittime non sono state incluse in queste statistiche, poiché le autorità sono tenute a pubblicare questi dati.

Ai sensi dell’articolo 59 par.3 della Legge federale svizzera sui medicinali (Heilmittelgesetz), devono essere segnalati solo gli effetti collaterali specifici e gravi dei medicinali, di conseguenza, come sottolinea la stessa Swissmedic, la statistica di 597 casi non tiene conto delle “usuali” conseguenze negative (ad es. Mal di testa, dolori articolari, vampate di calore). Anche i casi che i medici stessi hanno deciso di non segnalare non vengono conteggiati.

Un’altra statistica è ancora più spiacevole: gli effetti collaterali di un vaccino genetico contro il coronavirus sono 10 volte! più comuni degli effetti collaterali di un vaccino antinfluenzale (in base ai dati del 2019).

Nonostante il pericolo di dieci volte, Swissmedic ha deciso non solo di non innalzare gli standard per l’ammissione di sostanze genetiche prodotte in fretta e furia. Il 4 marzo 2021 ha anche deciso che i test di sicurezza per le nuove varianti del vaccino non erano necessari. Ed accettato solo i dati sulla fase di test. In altre parole, il vaccino può essere consentito anche quando è testato su 20mila soggetti sperimentali.

C’è un consenso nella comunità scientifica sul fatto che il test su 20.000 persone non è statisticamente sufficiente per stabilire in modo affidabile la probabilità di morte e gli effetti collaterali (gravi e non gravi).

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Il CEO di Swatch Nick Hayek critica la “cattiva gestione” del Consiglio federale https://www.swissact.com/il-ceo-di-swatch-nick-hayek-critica-la-cattiva-gestione-del-consiglio-federale/ Fri, 19 Mar 2021 17:38:47 +0000 https://www.swissact.com/?p=2933 il Ceo di Swatch Group Nick Hayek ha accusato il governo di incompetenza

Nick Hayek CEO di Swatch Group e uno degli imprenditori Svizzeri più famosi del nostro tempo, è noto anche per le sue dichiarazioni spesso poco diplomatiche e molto dirette. In un’intervista con la Neue Zürcher Zeitung, l’imprenditore ha accusato il governo Federale di prorogare ingiustificatamente le restrizioni nel nostro paese. La critica è diretta principalmente ai ministri socialisti – Alain Berset e Simonetta Sommaruga.

Nick Hayek, a capo dello Swatch Group, ha espresso ciò che molti pensano ma non osano dire pubblicamente: il blocco delle attività in Svizzera è stato e rimane un errore. La sinistra del governo Svizzero ha mostrato la sua incompetenza ed il fallimento nella lotta contro la pandemia.

Tu (riferito al governo svizzero) puoi sbagliarti. Ma devi servirti da lezione, cosa che non è accaduta“, ha riassunto il signor Hayek.

Nella sua intervista, ha anche ricordato che nel luglio 2020 lui e altri rappresentanti dell’economia e della scienza sono stati invitati a un ritiro organizzato dal Consiglio Federale. Nick Hayek, riferendosi all’esperienza di una serie di paesi asiatici, ha chiesto una scelta a favore di una strategia pragmatica per combattere il coronavirus; le restrizioni ed il lockdown erano e rimangono controproducenti.

Tuttavia, sia allora che oggi, la maggioranza di sinistra nel Consiglio federale ha ignorato qualsiasi consiglio. Il signor Hayek ha sottolineato che il seminario con il governo era più simile a un “incontro per dare spettacolo” che ad un incontro per migliorare la situazione della Svizzera.

È interessante notare che il capo dello Swatch Group ha rilasciato la sua intervista al quotidiano pubblico Neue Zürcher Zeitung. La crisi intorno alla pandemia ha messo a nudo il problema della libertà di parola nella nostra amata Confederazione: è deplorevole, ma la radio e la televisione di Stato, nonché il suo ufficio di traduzioni SwissInfo, subordinato al dipartimento di Simonetta Sommaruga, presentano notizie sempre e solo a favore delle autorità senza mai un minimo di senso critico e senza permettere la pubblicazione di notizie contrarie.
Qui l’articolo riportato anche da luzernerzeitung in quanto NZZ é totalmente a pagamento

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In un anno di estrema difficoltà per tutti UBS aumenta i bonus https://www.swissact.com/in-un-anno-di-estrema-difficolta-per-tutti-ubs-aumenta-i-bonus/ Sat, 06 Mar 2021 16:49:53 +0000 https://www.swissact.com/?p=2899 Abbiamo parlato in un articolo di pochi giorni fa della direzione intrapresa dallo stato e dalle banche per obbligarci ad utilizzare una moneta digitale. (qui l’articolo)

É di questi giorni la notizia riferita da Julie Richardson, presidente del comitato per la remunerazione del consiglio di amministrazione di UBS, che nel 2020 la più grande banca Svizzera ha raggiunto o addirittura superato tutti gli obiettivi finanziari prefissati.

C’è davvero qualcosa di cui vantarsi? L’utile netto dell’istituto di credito ammonta a 6,6 miliardi di dollari USA. Ed ovviamente anche la dimensione dei bonus dei dirigenti è cresciuta con essa.

Ma in un momento di estremo rigore come quello passato nell’ultimo anno a causa della pandemia viene da chiedersi quanto questi utili da record siano corretti.

C’è da sperare che UBS non abbia anche chiesto aiuti dallo stato!

Alla fine del 2020, UBS ha aumentato il suo fondo premium del 24%, fino a 3,3 miliardi di dollari USA.
L’ex amministratore delegato Sergio Ermotti, che ha lasciato la carica alla fine di ottobre 2020, ha ricevuto un totale di 13,3 milioni di franchi in quell’anno. Per fare un confronto: nel 2019 è stato pagato 12,5 milioni.

Il suo successore, , è entrato a far parte di UBS il 1° settembre e ha assunto la carica di CEO il 1° novembre 2020. In soli 4 mesi ha già ricevuto 4,2 milioni di franchi. Inoltre, la banca ha versato al nuovo CEO un modesto compenso una tantum di 160.000 franchi.

Alla direzione di UBS, composta da 13 persone nel 2020, sono stati versati complessivamente 115,9 milioni di franchi. Per fare un confronto: l’anno precedente, l’importo era di 102,1 milioni di franchi. (questi i milionari di UBS)

E come si usa dire, qui ricasca l’asino. A trarre vantaggio dall’introduzione della moneta digitale vi sarebbero solo le banche ed il governo, per i cittadini sarebbe solo un’ulteriore umiliazione in attesa della bancarotta.

Va inoltre ricordato che sebbene UBS persegua da anni una politica di massicci licenziamenti, i bonus dei dirigenti oltre a non diminuire mai sembrano a dir poco esagerati se non dubbi.

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