ristoranti – Swissact, il portale del Ticino. News e ultime notizie dal Ticino, Svizzera e estero. https://www.swissact.com News e ultime notizie in tutti i settori: politica, cronaca, economia, sport, svizzera, esteri Mon, 08 Feb 2021 16:05:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.7.11 Molti ristoranti svizzeri sull’orlo della bancarotta https://www.swissact.com/molti-ristoranti-svizzeri-sullorlo-della-bancarotta/ https://www.swissact.com/molti-ristoranti-svizzeri-sullorlo-della-bancarotta/#comments Sun, 07 Feb 2021 19:45:11 +0000 https://www.swissact.com/?p=2715

Misure ingiustificate del governo per combattere il coronavirus hanno messo a repentaglio l’esistenza dell’attività di ristorazione in Svizzera. Secondo i risultati dell’indagine KOF, un ristoratore su due teme il fallimento ed al momento non si può contare su una rapida ripresa dell’economia Svizzera.

ristoranti vicini al fallimento dopo oltre due mesi di chiusura in canton Ticino

In termini di conseguenze (mortalità e congestione ospedaliera), il coronavirus in Svizzera non ha superato di molto quelle della normale influenza ma tuttavia, il Consiglio federale continua con normative poco chiare e lockdown poco convincenti a penalizzare l’economia svizzera in generale e la ristorazione in particolare.
A causa del “coronavirus” i negozi e le piccole imprese sono stati costretti a chiudere per un periodo indefinito, con degli aiuti non sufficienti per sanare tutte le spese fisse che comunque esistono anche in fase di chiusura.

Di conseguenza, i ristoratori svizzeri iniziano a temere per la propria sopravvivenza. Un ristoratore su due ormai teme il fallimento a causa di un blocco parziale o di un lockdown. Ciò è dimostrato dai risultati di un sondaggio del Center for Business Research (KOF) presso la Higher Technical School di Zurigo (ETH Zurigo).

Nel 2020, il fatturato degli hotel in Svizzera è diminuito sino al 37% (rispetto all’anno precedente). Un ristorante su tre non esclude la perdita di oltre il 50% del fatturato annuo, il calo maggiore è previsto nei ristoranti degli hotel – del 46%.
Già a maggio 2020 le previsioni erano catastrofiche ma oggi l’incertezza della nuova stagione sta mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.

La Confederazione ha sviluppato lo strumento dei casi di rigore per sostenere le imprese attive nei settori più colpiti della pandemia, demandandone l’attuazione e il co-finanziamento ai Cantoni. Ma purtroppo questo strumento non sta funzionando come si pensava, pur creando immensi problemi economici anche alla confederazione, qui il link per avere maggiori informazioni sui casi di Rigore.

È improbabile che la posizione dei ristoratori svizzeri venga corretta dalla ripresa anticipata dell’economia svizzera. KOF ha abbassato la sua previsione iniziale per la crescita del PIL svizzero per il 2021 da un iniziale 3,2% a 2,1%.

Ovviamente la situazione non è assolutamente migliore per molte altre attività tuttora chiuse: palestre, piscine, cinema, negozi di abbigliamento ecc. Sembra che ogni volta che si intravvede la “luce in fondo al tunnel”, i governi di tutto il mondo, debbano in qualche modo farci cadere nello sconforto con nuove restrizioni, dovute a nuove varianti del virus o probabilmente prossimamente ad un attacco degli extraterrestri.

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Covid Svizzera Ulteriori inasprimenti https://www.swissact.com/covid-svizzera-ulteriori-inasprimenti/ Wed, 06 Jan 2021 16:11:01 +0000 https://www.swissact.com/?p=2186

É di oggi 6 gennaio l’ultima conferenza stampa del consiglio federale inerenti tutti i problemi dovuti Coronavirus (COVID-19) è veramente un peccato che la lingua italiana sia sempre un pochino dimenticata.

Alla conferenza stampa era presente esclusivamente il consigliere federale Alain Berset il quale ha spiegato che la situazione attuale è “La situazione non è buona, anzi, è cattiva direi”

È stato finalmente deciso di mettere uno stop alle eccezioni finora previste. Dal 9 al 22 di gennaio dovranno restare chiusi in tutta la Svizzera i ristoranti, tutte le strutture per la cultura ed il tempo libero e sport.

Si prevede anche la chiusura della ristorazione fino alla fine di febbraio, ma la decisione finale avverrà con la prossima conferenza prevista per il 13 di gennaio.

Questa situazione sta sicuramente sfuggendo di mano anche al Consiglio Federale, che non riuscendo a prendere una linea definita lascia sempre il cittadino nell’incertezza del domani:

Si continua anche a sostenere che le scuole non siano portatrici di COVID 19, ma sono ormai parecchi mesi che parecchi medici molto accreditati sostengono il contrario, e la spiegazione nella realtà è abbastanza semplice: se un allievo della scuola torna a casa e un f

amigliare purtroppo è affetto da Coronavirus, essendo che i ragazzi per la maggior parte delle volte risultano asintomatici, al ritorno nei giorni successivi a scuola vi è un alta possibilità che con il contatto con i compagni, possa in modo inconsapevole infettare i compagni, che a loro volta tornando a casa, possono portare il virus a genitori e nonni. Questo è un dato di fatto semplicissimo da capire, purtroppo lo è per buona parte della cittadinanza ma sembra non lo sia per i nostri politici.

Berset è per la non chiusura delle scuole ma invita i cantoni ad essere pronti per un eventuale scuola a distanza.

Dal 22 dicembre sono stati completamente bloccati tutti i bar e ristoranti, pensando che parte della pandemia venisse propagata dai locali pubblici, ora malgrado tutti i ristoranti, bar, musei, palestre siano chiuse sembra che l’evoluzione del Virus sia difficilmente controllabile e

d anzi i numeri sono aumentati. Anche qui qualsiasi persona di buon senso può comprendere che il reparto ristorazione non è responsabile della pandemia. La maggior parte dei ristoratori ha investito parecchio denaro in prevenzione e questa ulteriore chiusura potrebbe minare in modo irreversibile il settore.

Sembra che tutti ci siamo dimenticati della passata estate quando invece di prevenire la pandemia, venivano offerti incentivi per andare in

vacanza.

È vero che teoricamente gli esercenti verranno aiutati, ma moltissime spese vive purtroppo non verranno coperte da nessuno e questo porterà la maggior parte dei locali pubblici ad una chiusura defi

nitiva.

Impensabile che si pensasse che per alleggerire gli affitti delle attività chiuse per la pandemia, dovesse essere il proprietario ad assumersene i costi, dimenticandosi che anche i proprietari hanno costi importanti per mantenere gli immobili.
Fortunatamente a questa follia il Consiglio nazionale ha bocciato la relativa legge con 100 voti contro 87. Dall’altra parte, la commissione competente degli Stati ha già fatto sapere di non voler entrare in materia.

Mia opinione che il consiglio federale in questo momento stia brancolando nel buio e non sappia come affrontare questa situazione, penso che il popolo abbia bisogno di informazioni ed indicazioni certe, è totalmente sbagliato permettere code chilometriche di sciatori senza mascherina a Lenzerheide e poi non permettere di bere un caffè in un locale adeguatamente protetto, è insensato chiedere a tutta la popolazione attenzione alle regole, quando ogni mattina entrano un’orda di frontalieri senza avere un minimo controllo da ambo le parti.

Speriamo che la situazione evolva soprattutto in chiarezza.

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