disoccupazione – Swissact, il portale del Ticino. News e ultime notizie dal Ticino, Svizzera e estero. https://www.swissact.com News e ultime notizie in tutti i settori: politica, cronaca, economia, sport, svizzera, esteri Sat, 06 Mar 2021 16:22:03 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.7.11 1 miliardo buttato al vento https://www.swissact.com/1-miliardo-buttato-al-vento/ Sat, 06 Mar 2021 16:22:03 +0000 https://www.swissact.com/?p=2896 Il presidente Guy Parmelin ha ricordato che è passato un anno dalla prima vittima elvetica di Covid. Un lungo periodo in cui abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini e che non sembra voler finire.

Intanto Berna è pronta a offrire test gratuiti a tutti per incominciare gradualmente a ripartire.
Non é ancora chiara la strategia del CF nell’offrire a tutti test gratuiti l’unica certezza é incrementare la spesa pubblica già elevatissima. Mi permetto di dubitare che una persona sana, completamente asintomatica che venga trovata positiva al virus possa rinunciare alla sua quotidianità in favore della solidarietà pubblica.

Il governo propone di intensificare la campagna di analisi sulla popolazione svizzera a partire dal prossimo 15 marzo a scopo preventivo e per individuare tempestivamente i focolai di coronavirus, in particolare sul lavoro e nelle scuole.

Ogni residente (anche senza sintomi del Covid-19) avrà a disposizione, appena saranno sul mercato, cinque test rapidi al mese da effettuare in farmacia o nei centri specializzati, i cui costi pari a oltre un miliardo di franchi saranno a carico dello Stato.

Una decisione definitiva sarà presa solo venerdì prossimo, dopo la consultazione dei cantoni, ha fatto sapere il Consiglio federale che intende così creare le condizioni per una graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel Paese.

Berna è pronta a offrire test gratuiti a tutti

Dal momento però che i test fai da te sono meno affidabili di quelli molecolari (PCR), Berna conferma anche per il futuro l’obbligo della mascherina e della distanza sociale.

Le misure adottate dai governi per cercare di contenere l’emergenza pandemica si sono pesantemente riflettute, sulle economie mondiali.
A preoccupare gli esperti è soprattutto la disoccupazione di lunga durata, dovuta a scelte spesso scellerate dei vari governi, ad esempio in Svizzera: gli esercizi pubblici che stanno ormai agonizzando da mesi in attesa di una possibile riapertura.

La domanda che sorge spontanea a tutta la cittadinanza é il motivo per il quale il CF invece di perdere tempo in azioni completamente inutili, non cerchi di avere più vaccini in tempi rapidi in modo da tentare perlomeno di immunizzare la popolazione.

Il Miliardo che verrà speso per i test a tappeto é completamente inutile se al termine degli esami non vi sia immediatamente a disposizione un vaccino. É evidente che se una persona trova il tempo di recarsi in farmacia o nelle apposite zone per effettuare il tampone, nel medesimo tempo se il CF avesse fatto adeguatamente il proprio lavoro avrebbe potuto avere almeno una dose di vaccino.

Vedremo le prossime avventure del CF nel prossimo futuro.

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L’industria Svizzera teme licenziamenti di massa https://www.swissact.com/lindustria-svizzera-teme-licenziamenti-di-massa/ Sun, 21 Feb 2021 17:52:56 +0000 https://www.swissact.com/?p=2822 Le forti restrizioni imposte dal consiglio Federale alla lotta al coronavirus hanno colpito l’industria svizzera. La mancanza di ordini costringe le aziende a tagliare i costi, anche riducendo di molto il personale.

Un quarto delle piccole e medie imprese in Svizzera prevede di ridurre il personale. Lo dimostra un sondaggio dell’associazione industriale Swissmechanic, a cui hanno preso parte 300 aziende.

La recessione dovuta al coronavirus ha raggiunto proporzioni storiche. Per sopravvivere, é necessario prendere decisioni difficili “, ha affermato Jürg Martin, Direttore di Swissmechanic.

L'industria Svizzera teme licenziamenti di massaSecondo Martin, gli industriali svizzeri si sono trovati di fronte a una mancanza di ordini. Il 62% delle PMI ha smesso di assumere per ridurre i costi. Due terzi delle imprese hanno introdotto un lavoro part-time.

In particolare, le aziende svizzere dei settori dell’ingegneria meccanica, elettronica e metallurgia non escludono che nel primo trimestre del 2021 il tasso di sottoccupazione possa raggiungere il 26%.

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Per correttezza va indicato che durante il mese di gennaio 2021 le imprese che hanno chiuso i battenti sono state 320, circa il 23% meno dello stesso periodo del 2020. Probabilmente il sostegno governativo ottenuto dalle aziende durante questo anno di coercizione ha sicuramente permesso a molte aziende di rimanere, almeno sulla carta, aperte.

Ed intanto il nostro consiglio di stato attua il passo “del Montanaro” speriamo che durante questa lunga salita sono siano molte le aziende a dover chiudere!

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