Covid19 – Swissact, il portale del Ticino. News e ultime notizie dal Ticino, Svizzera e estero. https://www.swissact.com News e ultime notizie in tutti i settori: politica, cronaca, economia, sport, svizzera, esteri Sun, 07 Feb 2021 14:03:15 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.7.11 Relazioni internazionali durante il COVID-19 https://www.swissact.com/relazioni-internazionali-durante-il-covid-19/ https://www.swissact.com/relazioni-internazionali-durante-il-covid-19/#comments Sat, 06 Feb 2021 20:37:28 +0000 https://www.swissact.com/?p=2697 La formulazione di tutte le norme in periodo d’emergenza, spesso causa limitazioni della libertà in molte situazioni di coppia, anche se non premeditate dai legislatori. In tutte quelle situazioni in cui i membri della coppia risiedono rispettivamente al di qua ed al di là di un confine di stato e che, prima della situazione di pandemia, potevano liberamente incontrarsi a casa di uno o dell’altra, portando avanti la propria relazione, ora si trovano nel paradosso di commettere un reato se cercano di frequentarsi.

Non occorre essere dei “cervelloni” per capire che se la libertà di movimento è concessa solo per motivi gravi o di lavoro, oppure per coppie residenti sotto il medesimo tetto, tutte le altre tipologie di rapporti vengono automaticamente esclusi. Facendo un esempio concreto: se lei vive in Italia e lui in Svizzera, hanno una relazione stabile ma mantengono le rispettive residenze, con le leggi anti-COVID non potranno più incontrarsi fino allo spegnersi completo dell’emergenza.
Relazioni internazionali durante il COVID-19 impossibile incontrarsiNonostante l’introduzione delle vaccinazioni, i movimenti tra gli stati restano sempre limitati da norme severe: fare un tampone per poi recarsi all’estero ha senso per qualcuno che si trasferisce per un dato periodo ma gli incontri che si potevano avere dopo la giornata lavorativa, o passare una notte a casa di uno dei membri della coppia magari nel fine settimana, non è più attuabile.

Può darsi che il legislatore non abbia tenuto in particolare considerazione tali eventualità, probabilmente perché limitate alle zone di frontiera tra gli stati, e molti hanno accettato di buon grado il sacrificio, pensando ad una breve durata di tale periodo, ma ormai è passato quasi un anno e non è più accettabile che persone che magari si frequentano ed hanno una relazione da diversi anni, non possano più incontrarsi per così tanto tempo.

Speriamo che questo appello a politici e tecnici non resti inascoltato, perché quando le emergenze limitano la libertà individuale per periodi così lunghi, non sempre gli individui coinvolti riescono a mantenere un equilibrio mentale accettabile senza scivolare in atteggiamenti discutibili se non addirittura antisociali.

S.S.

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Covid Svizzera Ulteriori inasprimenti https://www.swissact.com/covid-svizzera-ulteriori-inasprimenti/ Wed, 06 Jan 2021 16:11:01 +0000 https://www.swissact.com/?p=2186

É di oggi 6 gennaio l’ultima conferenza stampa del consiglio federale inerenti tutti i problemi dovuti Coronavirus (COVID-19) è veramente un peccato che la lingua italiana sia sempre un pochino dimenticata.

Alla conferenza stampa era presente esclusivamente il consigliere federale Alain Berset il quale ha spiegato che la situazione attuale è “La situazione non è buona, anzi, è cattiva direi”

È stato finalmente deciso di mettere uno stop alle eccezioni finora previste. Dal 9 al 22 di gennaio dovranno restare chiusi in tutta la Svizzera i ristoranti, tutte le strutture per la cultura ed il tempo libero e sport.

Si prevede anche la chiusura della ristorazione fino alla fine di febbraio, ma la decisione finale avverrà con la prossima conferenza prevista per il 13 di gennaio.

Questa situazione sta sicuramente sfuggendo di mano anche al Consiglio Federale, che non riuscendo a prendere una linea definita lascia sempre il cittadino nell’incertezza del domani:

Si continua anche a sostenere che le scuole non siano portatrici di COVID 19, ma sono ormai parecchi mesi che parecchi medici molto accreditati sostengono il contrario, e la spiegazione nella realtà è abbastanza semplice: se un allievo della scuola torna a casa e un f

amigliare purtroppo è affetto da Coronavirus, essendo che i ragazzi per la maggior parte delle volte risultano asintomatici, al ritorno nei giorni successivi a scuola vi è un alta possibilità che con il contatto con i compagni, possa in modo inconsapevole infettare i compagni, che a loro volta tornando a casa, possono portare il virus a genitori e nonni. Questo è un dato di fatto semplicissimo da capire, purtroppo lo è per buona parte della cittadinanza ma sembra non lo sia per i nostri politici.

Berset è per la non chiusura delle scuole ma invita i cantoni ad essere pronti per un eventuale scuola a distanza.

Dal 22 dicembre sono stati completamente bloccati tutti i bar e ristoranti, pensando che parte della pandemia venisse propagata dai locali pubblici, ora malgrado tutti i ristoranti, bar, musei, palestre siano chiuse sembra che l’evoluzione del Virus sia difficilmente controllabile e

d anzi i numeri sono aumentati. Anche qui qualsiasi persona di buon senso può comprendere che il reparto ristorazione non è responsabile della pandemia. La maggior parte dei ristoratori ha investito parecchio denaro in prevenzione e questa ulteriore chiusura potrebbe minare in modo irreversibile il settore.

Sembra che tutti ci siamo dimenticati della passata estate quando invece di prevenire la pandemia, venivano offerti incentivi per andare in

vacanza.

È vero che teoricamente gli esercenti verranno aiutati, ma moltissime spese vive purtroppo non verranno coperte da nessuno e questo porterà la maggior parte dei locali pubblici ad una chiusura defi

nitiva.

Impensabile che si pensasse che per alleggerire gli affitti delle attività chiuse per la pandemia, dovesse essere il proprietario ad assumersene i costi, dimenticandosi che anche i proprietari hanno costi importanti per mantenere gli immobili.
Fortunatamente a questa follia il Consiglio nazionale ha bocciato la relativa legge con 100 voti contro 87. Dall’altra parte, la commissione competente degli Stati ha già fatto sapere di non voler entrare in materia.

Mia opinione che il consiglio federale in questo momento stia brancolando nel buio e non sappia come affrontare questa situazione, penso che il popolo abbia bisogno di informazioni ed indicazioni certe, è totalmente sbagliato permettere code chilometriche di sciatori senza mascherina a Lenzerheide e poi non permettere di bere un caffè in un locale adeguatamente protetto, è insensato chiedere a tutta la popolazione attenzione alle regole, quando ogni mattina entrano un’orda di frontalieri senza avere un minimo controllo da ambo le parti.

Speriamo che la situazione evolva soprattutto in chiarezza.

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