chiusura – Swissact, il portale del Ticino. News e ultime notizie dal Ticino, Svizzera e estero. https://www.swissact.com News e ultime notizie in tutti i settori: politica, cronaca, economia, sport, svizzera, esteri Sun, 21 Feb 2021 17:53:18 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.7.11 L’industria Svizzera teme licenziamenti di massa https://www.swissact.com/lindustria-svizzera-teme-licenziamenti-di-massa/ Sun, 21 Feb 2021 17:52:56 +0000 https://www.swissact.com/?p=2822 Le forti restrizioni imposte dal consiglio Federale alla lotta al coronavirus hanno colpito l’industria svizzera. La mancanza di ordini costringe le aziende a tagliare i costi, anche riducendo di molto il personale.

Un quarto delle piccole e medie imprese in Svizzera prevede di ridurre il personale. Lo dimostra un sondaggio dell’associazione industriale Swissmechanic, a cui hanno preso parte 300 aziende.

La recessione dovuta al coronavirus ha raggiunto proporzioni storiche. Per sopravvivere, é necessario prendere decisioni difficili “, ha affermato Jürg Martin, Direttore di Swissmechanic.

L'industria Svizzera teme licenziamenti di massaSecondo Martin, gli industriali svizzeri si sono trovati di fronte a una mancanza di ordini. Il 62% delle PMI ha smesso di assumere per ridurre i costi. Due terzi delle imprese hanno introdotto un lavoro part-time.

In particolare, le aziende svizzere dei settori dell’ingegneria meccanica, elettronica e metallurgia non escludono che nel primo trimestre del 2021 il tasso di sottoccupazione possa raggiungere il 26%.

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Ristoranti al collasso 

Per correttezza va indicato che durante il mese di gennaio 2021 le imprese che hanno chiuso i battenti sono state 320, circa il 23% meno dello stesso periodo del 2020. Probabilmente il sostegno governativo ottenuto dalle aziende durante questo anno di coercizione ha sicuramente permesso a molte aziende di rimanere, almeno sulla carta, aperte.

Ed intanto il nostro consiglio di stato attua il passo “del Montanaro” speriamo che durante questa lunga salita sono siano molte le aziende a dover chiudere!

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Negozi, musei e zoo riapriranno il 1 marzo, chiusi i ristoranti! https://www.swissact.com/negozi-musei-e-zoo-riapriranno-il-1-marzo-chiusi-i-ristoranti/ https://www.swissact.com/negozi-musei-e-zoo-riapriranno-il-1-marzo-chiusi-i-ristoranti/#comments Wed, 17 Feb 2021 15:40:01 +0000 https://www.swissact.com/?p=2805 Negozi, musei e persino zoo dovrebbero riaprire il 1° marzo. Ma non ancora i ristoranti, il Consiglio federale ha presentato i primi allentamenti ma i Cantoni devono ancora accettarli.

Infezioni, ricoveri e decessi sono diminuiti nelle ultime settimane, così ha dichiarato il governo. La situazione epidemiologica resta però fragile e incerta, a causa delle nuove varianti che rendono più contagioso il coronavirus.

Il numero di casi legati a queste mutazioni raddoppia ogni 10-14 giorni. La riduzione complessiva dei casi dovrebbe quindi rallentare nel prossimo futuro, ma non è neppure escluso un ulteriore aumento dei casi.
Sembra quasi di giocare all’lotto! Per questo il Consiglio federale propone una riapertura cauta e graduale. Solo le attività a basso rischio di infezioni saranno nuovamente autorizzate il 1 ° marzo.

La follia del Consiglio federale ha nuovamente colpito! In modo particolare tutta la fascia legata alla ristorazione che ormai non ha più nessuna risorsa. Il Consiglio federale con le sue ammissioni crea ancora più confusione e panico, da una parte fanno intendere che si vede la luce in fondo al tunnel e dall’altra adottano regole da guerra fredda, ormai l’operato del Governo è incomprensibile. Nel tentativo di non sbagliare, stanno sicuramente mettendo la Svizzera ed i ristoratori in ginocchio!

Tutti i negozi potranno riaprire i battenti, ma con un numero di clienti limitato, come d’altronde era già il mese di dicembre. Saranno nuovamente accessibili anche musei, sale di lettura, biblioteche o archivi, centri ricreativi all’aperto, come zoo o giardini botanici. Indossare una maschera sarà obbligatorio, le distanze dovranno essere mantenute e le capacità di accoglienza limitate.

Gli impianti sportivi, come piste di pattinaggio e campi da tennis o da calcio, saranno nuovamente aperti. Potranno però accedervi gruppi di massimo cinque persone, restano vietate competizioni ed eventi per adulti.

I giovani fino a 18 anni potranno usufruire di offerte culturali e sportive, la fascia di età ha particolarmente sofferto di misure restrittive, osserva il governo, e con questo atto di lungimiranza permette ai ragazzi di andare allo zoo e in biblioteca!

Flessibilità anche per raduni all’aperto. Potranno incontrarsi fino a quindici persone.

Altri allentamenti potrebbero essere decisi il 1° aprile, speriamo non ci facciano il classico “Pesce”, se la situazione epidemiologica lo consentirà. Ciò potrebbe includere la riapertura delle terrazze dei ristoranti o la possibilità di praticare sport al chiuso e organizzare eventi culturali o sportivi con il pubblico.

Tuttavia, devono essere soddisfatte diverse condizioni, il tasso di positività deve essere inferiore al 5%, l’occupazione dei letti di terapia intensiva da parte dei pazienti Covid inferiore al 25%, il tasso di riproduzione inferiore a 1 e l’incidenza sui 14 giorni al 24 marzo non superiore a quella del 1° marzo. Il governo specifica, tuttavia, che gli allentamenti non saranno in alcun modo automatici.

I Cantoni devono ancora votare sul pacchetto di allentamento. Il 24 febbraio il Consiglio federale prenderà una decisione definitiva.

Con questa strategia è abbastanza evidente l’obiettivo del governo di tenere chiusa ancora la ristorazione sino ad almeno dopo Pasqua, infischiandosene serenamente delle migliaia di persone che stanno stramazzando a causa delle loro decisioni, e dimenticandosi anche di moltissimi cittadini obbligati a restare in macchina ogni giorno con un panino non avendo un posto dove potersi fermare durante la pausa di pranzo, ma cosa veramente triste non é importato a nessuno delle 300’ooo firme che chiedevano un’allentamento anche della ristorazione.

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Scuola Media di Morbio Kaput https://www.swissact.com/scuola-media-di-morbio-kaput/ Sun, 17 Jan 2021 16:00:07 +0000 https://www.swissact.com/?p=2426 E’ di poche ore fa la notizia inviata per e-mail alle famiglie degli allievi della Scuola Media di Morbio Inferiore dove si avvisa della chiusura della Scuola e della sospensione delle lezioni in presenza dal 18 gennaio al 29 gennaio 2021 a causa di contagi Covid-19, Non sarà previsto un servizio di accudimento.
Egregi Signori,
nella giornata di sabato è stato segnalato dall’Ufficio del medico cantonale (UMC) un numero di casi di contagio Covid-19 determinato dalla cosiddetta “variante inglese”, che purtroppo ha coinvolto 13 tra allievi e docenti di diverse classi della scuola media di Morbio Inferiore. Stando alle indicazioni sin qui acquisite, questa variante ha dimostrato un’esponenziale capacità di propagazione dei contagi, ben superiore alla variante ordinaria.
Per questo motivo al fine di evitare un possibile focolaio virale, l’UMC ha disposto un’immediata quarantena sino al 27 gennaio 2021 compreso, per tutti gli allievi e i docenti della scuola media di Morbio Inferiore. Ciò comporta durante questo periodo un passaggio temporaneo alla didattica a distanza così come previsto dallo scenario 3, per tutte le classi della scuola, che proseguirà sino a venerdì 29 gennaio 2021.

Si viene inoltre invitati nel chiamare da subito il numero 0800 144 144 dalle 09.00 alle 17.00 per fissare l’appuntamento presso il checkpoint di Mendrisio.

Abbiamo immediatamente effettuato la chiamata, e si viene invitati a presentarsi per un tampone presso il Checkpoint di Mendrisio dalle 8.00 alle 18.00, cosa interessante che non vi è appuntamento, in pratica se tutti i genitori con i figli della Scuola di Morbio dovesse andare domani avremmo probabilmente uno degli assembramenti più importanti degli ultimi giorni! Ovviamente poi, essendo un’emergenza il Checkpoint di domenica è chiuso.

Abbiamo contattato il responsabile del DECS tramite Social, e ci siamo onestamente stupiti della rapida risposta della quale alleghiamo uno stralcio di risposta:
“Fermare temporaneamente la scuola in presenza in una sede in cui nel giro di alcuni giorni si sono manifestati diversi allievi positivi ha senso. Non avrebbe invece senso chiudere la scuola per oltre 50’000 allievi delle scuole ticinesi a fronte di 50 allievi positivi al giorno e per ora 2 casi conclamati di variante inglese.”

A nostro avviso 50 casi al giorno invece sarebbero da tenere in considerazione.

Da settimane si parla dell’influenza che ha la Scuola su questa Pandemia, ma purtroppo sembra che non esista nessuna prova sufficiente a cambiare la situazione attuale, comprendiamo che la situazione della scorsa primavera era difficile, ma ora il DECS sono mesi che dovrebbe prepararsi adeguatamente alla DAD ed i docenti dovrebbe ormai essere formati adeguatamente.

La diffusione del Virus  avviene anche attraverso gli allievi che si recano a scuola, questo è provato scientificamente! Basta affermazioni del tipo “la scuola non è fonte di contagio“, forse non lo sarà ma sicuramente è uno dei principali mezzi di diffusione con 50’000 e più allievi che ogni giorno si spostano nel cantone.

Sembra invece che malgrado di conosca perfettamente il problema inerente al trasporto degli allievi con i mezzi pubblici non vi siano soluzioni all’orizzonte, in quando il DECS non si assume responsabilità, il governo tace e gli autotrasportatori fanno ciò che conviene.

Qui trovate alcuni spunti interessanti

Science: Inferring the effectiveness of government interventions against COVID-19 del 

Università di Padova: È possibile stimare l’impatto della chiusura di scuole e università sull’indice Rt?

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