Le restrizioni dovute alla quarantena in Svizzera non limitano tanto la diffusione del coronavirus quanto distruggono l’economia e la vita dei cittadini. Il giudice distrettuale di Aarau esorta le autorità federali a porre fine alla “dura” quarantena imposta dalla Confederazione per evitare ulteriori conseguenze negative.

Un’ondata fallimentare di aziende svizzere, disoccupazione, aumento del rischio di depressione: tutto questo è solo una parte delle conseguenze delle restrizioni in Svizzera. Il giudice distrettuale di Aarau Giorgio Mayer-Mazzucato critica le misure del governo, considerandole una minaccia maggiore per la Svizzera rispetto ai danni del coronavirus.

“Dalla fine dello scorso anno, la Svizzera si trova in una dura modalità di isolamento. La decisione si basa sulle statistiche dell’Ufficio federale della sanità (BAG), il che induce a chiedersi se la politica non stia sbagliando “, ha detto il giudice svizzero in una lettera aperta al ministro della Salute svizzero Alain Berset.

Secondo Giorgio Mayer-Mazzucato dall’inizio della pandemia sono morte in Svizzera 183 persone di età inferiore ai 60 anni con la presenza del coronavirus nell’organismo (Ma non morte a causa del Coronavirus). Nel corso dell’anno, 4.943 persone sono state ricoverate in ospedale con l’infezione, ha detto il funzionario, citando i dati BAG.

Prosegue la lettera del giudice affermando che la “dura” quarantena in Svizzera “ha distrutto la vita di migliaia di persone, lasciandole senza mezzi di sussistenza“, ha aumentato il rischio di depressione, compresa la minaccia di suicidio, ha portato al fallimento di imprese e un aumento del debito pubblico.

“Il tasso di incidenza, insieme al tasso di mortalità dovuto alla pandemia di coronavirus, non è paragonabile agli effetti devastanti della quarantena”, ha concluso il giudice Mayer-Mazzukato.

Il giudice chiede a Berset di porre fine alla quarantena “dura” in Svizzera per evitare un ulteriore aggravamento della situazione. Prima di tutto,