Secondo il consigliere federale Alain BersetNon è realistico allentare le misure prima di fine febbraio” con queste parole il Berset fa capire la direzione del consiglio Federale, ignorando di fatto la richiesta del presidente dell’UDC Marco Chiesa il quale chiedeva un lieve allentamento delle restrizioni.

Benché le cifre dei contagi stiano notevolmente migliorando quotidianamente dice Berset l’incertezza legata ai nuovi ceppi mutati non permette nessun genere di allentamento, anzi: Berset ha chiaramente fatto capire che probabilmente le misure restrittive tuttora in atto potrebbero essere ulteriormente prolungate.

Alain Berset no ad allentamenti sul territorio Svizzero“Attualmente ha detto Berset siamo in una situazione simile a quella di inizio ottobre, con la differenza che le mutazioni inglese e sudafricana sono del 40-50% più contagiose” sembra inoltre che malgrado le restrizioni in alcuni Cantoni l’indice di riproduzione abbia già superato il fatidico 1 considerato zona di allerta, malgrado il lockdown stia minando in modo indiscutibile la vita quotidiana delle persone.

Con le dichiarazioni di Berset non è ovviamente d’accordo Marco Chiesa, il quale avrebbe voluto un minimo di allentamento, sempre con rigore e massimo rispetto delle regole e delle distanze sociali, “A mio parere si sta pesantemente sottovalutando l’impatto che il lockdown sta avendo sulla popolazione” dice Chiesa, che indipendentemente dal partito di appartenenza è appoggiato da molti cittadini.

In Svizzera ed in modo particolare in Ticino la popolazione è ampiamente divisa, c’è chi vorrebbe degli allentamenti per poter tornare pur con attenzione ad una vita quasi normale chi invece urla a gran voce per mantenere l’attuale situazione, se non inasprirla ulteriormente. Ci stiamo dimenticando che sicuramente il problema della Pandemia da Covid-19 non si risolverà in tempi brevi e che molto probabilmente dovremo conviverci per parecchio tempo, forse anni, pertanto un alleggerimento delle restrizioni potrebbe sicuramente giovare a tutta la popolazione, che inizia ad accusare in modo profondo l’attuale situazione.

Il consiglio Federale fortunatamente non ha preso in considerazione la richiesta del Consigliere di Stato Norman Gobbi che chiedeva ulteriori restrizioni ai confini, ma Gobbi, promette che tornerà alla carica: “Solleciteremo ancora il Consiglio federale per avere una risposta. Le misure messe in atto hanno permesso al Ticino di far calare i contagi, ma le persone iniziano a far fatica a rispettare le norme“.

É stata inoltre allargata dal consiglio Federale la cerchia di persone che avranno diritto alla vaccinazione gratuita tra queste: il personale diplomatico e sicuramente i frontalieri che lavorano nelle nostre strutture sanitarie. Il tutto con una spesa che si aggira intorno ai 3,5 milioni di franchi per 150.000 persone.

In pratica la situazione sta sfuggendo di mano e per evitare una terza ondata ormai si è in grado di applicare esclusivamente restrizioni, dimenticandosi che la popolazione è stanca, molto stanca, ed anche le piccole imprese del nostro paese sono ormai in affanno per la chiusura forzata, in prima linea i ristoranti che malgrado gli aiuti, molti non vedranno più la riapertura.