La libertà personale e la sicurezza dovrebbero essere garantite dalla Costituzione svizzera. Nonostante ciò, il governo federale viola questa garanzia da ormai un anno. Contro la “tirannia” burocratica sabato 20 marzo 2021, nella città di Liestal (Basilea Campagna), si trovate migliaia di persone a manifestare contro il governo federale. La polizia locale ha sostenuto i manifestanti, che purtroppo per la maggior parte erano senza mascherine e non rispettavano in alcun modo le regole di sicurezza, questo purtroppo a probabilmente sminuito l’efficacia della manifestazione.
Il popolo svizzero è stanco di tollerare restrizioni alla propria libertà individuale dettate da un governo incapace di decidere e di applicare la costituzione. Se all’inizio della vicenda con la pandemia, per mancanza di informazioni, molti avevano paura del coronavirus, ora solo chi continua ad essere vittima della propaganda dello Stato e dei media di sinistra ha ancora paura, è ormai abbastanza chiaro a tutti che le serrate imposte dal governo non hanno i benefici sperati.
Al momento, i dati statistici sono più che sufficienti per constatare l’introduzione sproporzionata e indiscriminata di misure restrittive. Molte le persone che possono sulla propria pelle che il danno è causato, prima di tutto, non dal coronavirus, ma da restrizioni governative che ledono in modo ormai quasi irrecuperabile i diritti e la libertà (bancarotta, licenziamenti, anni di scuola persi da bambini e giovani, depressione, suicidio, morte dopo la vaccinazione), il popolo ha ormai perso la fiducia nella presentazione di informazioni filogovernative da parte dei media.
Sabato 20 marzo nella città di Liestal si è svolta una grande manifestazione. Secondo Andrian Gaugler, portavoce della polizia del cantone di Basilea Campagna, alla marcia hanno preso parte da 5 a 6mila persone. Secondo gli organizzatori pubblici della manifestazione, Stiller Protest, Mass-Voll! e Freunde der Verfassung, questa cifra era molto vicina se non superiore a 10 mila.
È interessante notare che la maggior parte dei partecipanti alla marcia per la libertà si è rifiutata con aria di sfida di rispettare i regolamenti governativi sull’indossare maschere e mantenere le distanze. La polizia locale non ha multato nessuno per non fomentare ulteriormente la protesta.
La fase attiva della manifestazione di Listingal si è svolta dalle 13:00 alle 17:00. Verso le 14:00, un furgone della polizia ha guidato la colonna della marcia, per la quale i combattenti per i diritti umani e le libertà hanno fatto una standing ovation alle forze dell’ordine.
Vi sono stati anche 12 arresti dovuti, ai rappresentanti di gruppi radicali di sinistra che hanno attaccato i membri della marcia e hanno cercato così di interrompere il corso pacifico della manifestazione e renderla una grande rissa di quartiere.
Verso la fine della manifestazione, la polizia del Canton Basilea Campagna ha salutato i manifestanti tramite megafoni. Quest’ultimo ha nuovamente applaudito le forze dell’ordine, ringraziandoli per il loro lavoro.
Speriamo ardentemente che il Governo Federale prenda questa manifestazione come un senso di sconforto del popolo, in modo da sedare gli animi, Perché se durante una delle prossime manifestazione qualcuno dovesse in qualche modo riuscire ad infiammare il popolo, il risultato potrebbe essere allarmante.