La lotta al Covid-19, i vari lockdown totali o parziali hanno sicuramente cambiato buona parte della nostra vita quotidiana, questa situazione ha sicuramente influito molto anche sull’insegnamento a distanza DAD.
Ma cos’è la didattica a distanza? Nel complesso la DAD fa riferimento alle capacità per i docenti di comunicare con i propri alunni anche se fisicamente lontani in modo da non fare perdere mesi di importante insegnamento e non lasciarli in casa allo sbando, non vi è una condivisione di uno spazio e un’interazione fisica tra docente e studenti, ma tutto è mediato dall’utilizzo di mezzi tecnologici.
La didattica a distanza utilizza soluzioni smart, computer, notebook, tablet ed in caso di necessita anche il classico telefonino che collegandosi alla rete internet permette la connessione simultanea dell’intera classe.
Quali Vantaggi della didattica a distanza
I vantaggi della didattica a distanza sono diversi. Innanzi tutto permette a docente e studenti di dedicarsi alla formazione da dove risiedono senza la necessità di spostarsi dalla propria abitazione, risparmiando così anche tempo.
Le lezioni avvengono su piattaforme online, spesso possono essere registrata, rendendo poi accessibili i file in qualsiasi momento, per aiutare gli allievi ad approfondire l’argomento. Pensate per esempio a bambini che si assentano dalla lezione online poiché stanno male, hanno la febbre o qualsiasi altro impedimento, non si tratterebbe in questo caso di una lezione “persa”, poiché potrebbero recuperarla in qualsiasi momento senza restare indietro rispetto ai propri compagni di scuola.
Chiaramente in Canton Ticino la DAD viene vista in modo anomalo, il vero motivo è la poca preparazione che il DECS ha dedicato alla questione, nel primo lockdown in primavera si è corsi ai ripari in modo confuso, ed oggi dopo 9 mesi di distanza la confusione regna sovrana.
Durante la scuola in presenza gli allievi devono seguire le lezioni per circa 8 ore, durante le lezioni a distanza questo tempo dovrebbe essere il medesimo, invece in modo inspiegabile viene parzialmente annullato, nella scorsa fase a parte qualche docente intraprendente che teneva le lezioni via webcam i ragazzi avevano un impegno di pochissime ore al giorno e per la maggior parte tramite schede o scritti. Questa non è didattica a distanza è confusione.
La DAD dovrebbe essere il proseguimento della didattica in presenza, gli alunni dovrebbero avere le medesime ore di impegno, ed il docente dovrebbe semplicemente svolgere le lezioni tramite webcam.
Diversi studi hanno spiegato come la chiusura delle scuole riduce in maniera sensibile la mobilità e di conseguenza contatti sociali e contagi, lo ha spiegato anche Mattia Lepori, capo area medica dell’EOC, “affermando come le vacanze scolastiche durante il periodo natalizio siano state un toccasana per la curva epidemiologica”. Ma il Consiglio Federale come al solito tergiversa demandando ai Cantoni l’onere della decisione e di eventuali misure restrittive.
Manuele Bertoli, intervistato dal Corriere del Ticino, fa sapere come “la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) sta ancora discutendo”. Secondo Bertoli la didattica a distanza “ha creato problemi e acuito le disuguaglianze sociali”
Nella realtà ci sono le prove tangibili che la DAD utilizzata nel modo corretto è utile e permette agli studenti di studiare e comprendere le lezioni senza il rischio di contagio, ma per fare questo serve sicuramente la coerenza e il desiderio di portare avanti un progetto importante come la scuola a distanza, che probabilmente in futuro sarà basilare per un processo di crescita della didattica a livello globale.
Le problematiche che affliggono la didattica online sono generalmente tre: sociale, formativa e tecnologica.
In ambito sociale è evidente che annullando il contatto interpersonale si abbassa il livello di comunicazione, l’interscambio culturale e il rapporto emotivo alunni e docenti. Ciò può avvenire sia tra insegnante e alunni, che tra gli studenti stessi, con il rischio di aumentare il distanziamento emotivo oltre a quello sociale.
Dal punto di vista formativo le lezioni diventano certamente più impersonali e meno adattabili alle esigenze della classe e del singolo, con il docente chiamato a fare grandi sforzi per delineare le difficoltà del gruppo e impostare così la lezione seguendo una metodologia adatta al gruppo.
Ultimo, ma non per importanza, il problema tecnologico: purtroppo, spesso sia insegnanti che studenti non sono abili nell’utilizzo dei dispositivi tecnologici e nello svolgere determinate attività online e molte sono le famiglie che non hanno ancora la possibilità di permettersi una connessione internet abbastanza performante o, ancor di più, tablet e pc per tutti i componenti della famiglia.
Con il tempo la didattica a distanza è sicuramente perfezionabile, ma la corretta applicazione della didattica online può dare senza dubbio un valore maggiore alla scuola che verrà.