Nome scientifico: Oryctolagus cuniculus
Nome popolare: Coniglio nano
Ordine: Lagomorfi (o duplicidentati)
Genere: Oryctolagus
Famiglia: Leporidi
Il coniglio nano sta acquisendo sempre più popolarità come animale da compagnia per la felicità dei bambini, ma anche degli adulti. L’uomo ha creato il coniglio nano in laboratorio, quale frutto di una selezione genetica dal coniglio selvatico. Pur non essendo un roditore nel vero senso del termine, il coniglio nano come i conigli in genere gli si avvicina molto, infatti a differenza dei primi che hanno un solo paio di denti incisivi superiori, i conigli ne hanno due paia.
Il coniglio è originario del nord Europa e del nord Africa. Introdotto in Australia verso la metà del secolo scorso, si è reso tristemente famoso per la devastazione di fertili praterie ed, non essendo dei predatori, per la notevole capacità riproduttiva. Per questi motivi venne fatto oggetto di una caccia spietata. Per altro, il coniglio ben si è adattato all’addomesticamento ed all’allevamento. Il coniglio nano misura 30-40 cm e pesa circa 1-1,5 kg (700-800 gr), mentre i cuccioli alla nascita pesano 20-30 gr, mentre a 2 mesi già circa 300 gr.
La durata media della vita di un coniglio nano è di 8-10 anni (media:5-6 anni). La pubertà nel maschio avviene attorno ai 4 mesi, a 3-4 nella femmina. La durata del ciclo estrale risente dell’ovulazione indotta dall’accoppiamento, mentre la gravidanza ha una durata di 29-31 giorni. Le cucciolate possono essere particolarmente numerose (2-12), ma la media è di 3-4 piccoli che nascono già con i denti incisivi.
Verso il decimo giorno i neonati aprono gli occhi e verso le due settimane hanno il corpo ricoperto di pelo. Lo svezzamento avviene verso i 18-21 giorni, momento in cui seguono la madre. A 50 giorni diventano autonomi ed autosufficienti. Esistono oltre 50 razze che si differenziano per taglia e colore della pelliccia. E’ bene ricordare che il coniglio nano non è una specie a se stante, ma rappresenta una varietà di piccola taglia di ognuna delle razze riconosciute.
Le caratteristiche morfologiche del coniglio nano sono rappresentate da una testa piccola, rotonda e grossa rispetto al corpo che deve essere corto ed arrotondato. Gli occhi sono neri, rossi (specie nei soggetti albini), azzurri, marrone e sono posizionati lateralmente. Le orecchie sono dritte e di lunghezza massima di 7 cm. Eccezione: la varietà ariete nano porta le orecchie pendule). Le zampe anteriori sono relativamente corte, mentre le posteriori sono più lunghe per permettere di saltare e sono ricoperte di pelo. La coda è corta e si confonde con il mantello. Il mantello è caratterizzato da una lanuggine fitta e corta, dalla giarra, da peli più lunghi e dai peli tattili che ricoprono le labbra.
Il colore del mantello costituisce l’elemento distintivo delle varie razze:
Ermellino (bianco) con occhi azzurri o grigi
Albino o polacco (bianco) con occhi rossi
Cincilla (grigio o argento) con occhi marroni ed addome bianco
Nano colorato (tutti i colori) con occhi azzurri, grigi o marroni (i mantelli pezzati non sono riconosciuti idonei alle mostre)
Californiano (bianco) con macchie nere su arti, coda, naso
Olandese (nero con faccia bianca) presenta una striscia bianca verticale sulla testa
Alaska (nero) con occhi bruno scuro e mantello folto e lucido
Angora (tutti i colori) con occhi azzurri, grigi o marroni e mantello a pelo lungo e morbido (si ricava la lana d’angora)
Ariete (bianco punteggiato di nero) con occhi azzurri o grigi e orecchie pendule e naso camuso (curvo)
Siamese (nero focato)
Testa di leone (vari colori) con pelo folto, lungo
Nel coniglio, il dimorfismo (differenza) sessuale non è evidente, motivo per cui nel maschio si deve esercitare una leggera pressione a livello della regione inguinale per evidenziare la discesa dei testicoli nello scroto, attraverso un canale inguinale molto grande, e il pene in corrispondenza di una estroflessione cutanea. La mancanza di tutto ciò depone per un soggetto di sesso femminile.
È necessario evitare di prendere in braccio il coniglio (nano) afferrandolo per le orecchie che sono estremamente delicate e sensibili ai traumi, non solo, ma movimenti bruschi e inconsulti potrebbero indurre fratture della schiena. Tutt’al più lo si solleva per la collottola, ponendogli una mano sotto le zampe posteriori.
L’ambiente
Se abituati, i conigli nani possono scorrazzare liberamente per casa, ma occorre fare attenzione che non rosicchino mobili o peggio ancora cavi elettrici che è meglio coprire, e possono venire educati alla stregua di cani e gatti (con i quali dopo un primo periodo di reciproca conoscenza, magari attraverso una gabbia, convivono benissimo) a sporcare nell’apposita cassettina igienica (il coniglio è un animaletto abitudinario e sporca sempre nello stesso posto).
Tuttavia, è più prudente mettere a disposizione del coniglio una confortevole gabbia, magari con la porta aperta in modo che possa entrare ed uscire a suo piacimento. La gabbia, oltre ad essere di dimensioni appropriate, dovrà possedere una mangiatoia per il fieno, una ciotola per il cibo, un beverino per l’acqua magari di quelli automatici che il coniglietto può imparare ad usare avvicinando il musetto quando vuole bere, una cassettina igienica con sabbia e un nido. Il nido serve al coniglio per dormire, per trovare rifugio nel caso si senta minacciato, per partorire e per allevare la prole al riparo da pericoli o occhi indiscreti e nella massima tranquillità. Il nido può essere una scatola di cartone o in legno (30 x 20 x 20). Il nido può venire “arredato” con paglia o fieno per renderlo più morbido. La misura minima dovrà essere di 60 x 30 x 40 cm, ma il vostro negoziante di fiducia saprà consigliarvi su quale gabbia e quali dimensioni sono adatte per il vostro nuovo beniamino.
La gabbia va sempre messa in una zona riparata della casa per evitare pericolosi colpi d’aria. Dalla primavera fino all’autunno (18-20°C) il coniglio nano può restare all’aperto purché riparato dal sole diretto e la gabbia sia munita di ricovero chiuso (nido) per la notte. La pulizia della gabbia e degli accessori è importantissima, nonostante che i conigli siano animali molto puliti, se hanno anche la costante collaborazione del proprietario che deve provvedere a rimuovere almeno due volte la settimana paglia e sabbia sporche. I conigli gradiscono la spazzolatura del mantello. Denti ed unghie dovranno essere controllati dal vostro veterinario di fiducia che provvederà a pareggiare entrambi, al fine di evitare spiacevoli condizioni patologiche.
L’alimentazione
Il coniglio nano è vegetariano e mentre in natura si nutre di erba, foglie, fieno, germogli, fiori, semi, cortecce e vari altri alimenti vegetali che trova sul territorio, in cattività la sua alimentazione è prevalentemente costituita da alimenti secchi (pellets, fieno e semi vari), alimenti freschi quali frutta e verdure (mai bagnata, ma lavata e asciugata, sì; evitando comunque gli alimenti congelati o di frigorifero), integratori vitaminici e minerali. L’acqua non deve mai mancare. Gli alimenti vanno somministrati in piccole dosi e rinnovati ogni giorno. Una corretta alimentazione per un coniglio nano prevede:
Fieno a volontà (tutti i giorni)
20-30 gr di pellet con un minimo di 18-20% di fibra alimentare (tutti i giorni)
20-30 gr di verdura cruda (tutti i giorni)
¼ di mela o pera (1 volta la settimana)
limitare pane secco e biscotti
I conigli nani mangiano in continuazione e con la consulenza del veterinario di fiducia, il proprietario dovrebbe regolare la dieta per evitare l’obesità.
Si consiglia, quindi, di:
Cambiare verdure e acqua tutti i giorni
Frutta e verdura debbono essere a temperatura ambiente, mai cotta
Fieno e mangimi non devono essere scaduti (consultare il vostro negoziante di fiducia)
Mai somministrare erba o verdure raccolte lungo la strada (possono essere contanimate, irrorate con diserbanti, derattizzanti o altri prodotti nocivi)
L’acqua non deve mancare mai!
Il vostro veterinario di fiducia saprà consigliarvi in merito agli integratori da somministrare (in commercio esistono mattoncini di sali minerali che soddisfano le esigenze del coniglio nano). Inoltre, poiché i denti dei conigli nani sono a crescita continua è necessario fornire rametti o pezzetti di legni (non trattati con sostanze nocive come vernici, colle, ecc.) per limarsi i denti.
La riproduzione in cattività
Non esiste un periodo particolare per l’accoppiamento. I conigli nani (come tutti i conigli) si accoppiano durante tutto l’anno a partire dal momento della piena maturità sessuale (7-8 mesi). L’ovulazione della femmina, che non presenza ciclo estrale, è indotta dall’accoppiamento, quando maschio e femmina vengono messi insieme.
È sempre meglio porre la femmina nella gabbia del maschio e non viceversa per la spiccata territorialità del maschio il quale potrebbe non essere in grado di accoppiarsi non riconoscendo il “suo” territorio. La durante della gravidanza è di circa 30 giorni (media: 29-35 giorni) ed è necessario non disturbare la futura mamma evitando di prenderla in mano o di spaventarla perché potrebbe abortire. Le femmine gravide hanno, quindi, bisogno di assoluta tranquillità per portare a termine la gestazione.
È consigliabile non fare accoppiare le femmine oltre i 4 anni di età, in quando la loro attività riproduttiva si aggira attorno ai 3 anni circa. La nidiata di coniglietti può variare da 2 a 12 (media: 3-4); essi pesano alla nascita circa 20-50 grammi e sono ciechi e sordi (occhi e orecchie si apriranno verso i 10-12 giorni di vita). I coniglietti assumono il latte dalla madre per circa 3 settimane per soli pochi minuti durante l’intera giornata. Durante il periodo dell’allattamento si deve allontanare il maschio che potrebbe rappresentare un pericolo per i neonati.
Il nido deve essere di dimensioni consone e confortevole, magari con tetto apribile per osservare se all’interno tutto procede per il meglio. Oltre al fieno fornito in precedenza, la femmina provvederà a rendere caldo e confortevole il nido strappandosi il pelo dal suo ventre.
Le malattie
Le malattie che possono colpire il coniglio nano sono varie. Esse possono essere raggruppate in:
Malattie respiratorie
Malattie gastroenteriche
Malattie della pelle
Altro
Tra le malattie respiratorie sicuramente le più pericolose sono quelle da raffreddamento (correnti d’aria) e la polmonite da “Pasterurella bronchiseptica” è la più pericolosa. Tra le malattie gastroenteriche (dissenteria) quelle più frequenti sono di origine parassitaria (coccidiosi) o da alimentazione scorretta dovuta a repentini cambiamenti di cibo/i. Tra le malattie della pelle, la rogna e le dermatomicosi sono certamente le più frequenti. Fratture, dislocazioni, ferite da punta, ascessi, malocclusione dentaria, avvelenamenti ( da piante domestiche, da detersivi casalinghi, ecc), infiammazione dei garretti, ecc. sono altrettanto frequenti. È necessario consultare il proprio veterinario di fiducia che sarà in grado di diagnosticare correttamente la patologia in atto e suggerire la terapia più idonea. Inoltre sarà in grado di formulare un protocollo vaccinale per la mixomatosi e per la gastroenterite emorragica (o malattia X) del coniglio.