L’ennesimo fallimento dell’Unione Europea. Negli ultimi anni l’Unione Europea ha collezionato una serie di Flop che sicuramente hanno fatto perdere la fiducia ad ogni paese membro.
O quasi.
Partendo dalla fine, ovvero dalla gestione della pandemia l’Unione Europea si è dimostrata incapace di gestire in modo intelligente e democratico la crisi dovuta al Coronavirus.
Tutta Europa continua a restare chiusa in lockdown, la maggior parte delle nazioni sono rabbiose nei confronti della Commissione Europea, anche perché le previsioni per il 2021 sembrano destinate ad offrirci un anno tanto difficile quanto lo è stato il 2020. Creando una crisi economica dai risvolti sconosciuti e certamente lunghissima.
L’Unione europea sta affrontando un’accelerazione della crisi sanitaria, economica e politica a causa del persistente fallimento delle vaccinazioni sulla popolazione.
Tra alti tassi di infezione, ospedalizzazioni e decessi in molti Stati membri, l’economia dell’UE rimane parzialmente congelata, inoltre si stanno diffondendo più varianti di virus e la maggior parte della popolazione Europea punta il dito contro sia la Commissione europea, responsabile del flop nella fornitura di vaccini, che verso le aziende farmaceutiche incaricate di produrli. Le ragioni dell’attuale scompiglio dell’UE sono, tuttavia, molto più complesse.
All’inizio della pandemia, la commissione è stata incaricata di trattare l’acquisto dei vaccini COVID-19 per l’intera UE. Questo è stato il percorso politico più sensato, dal momento che l’alternativa sarebbe stata probabilmente una guerra di offerte sempre più frenetica tra gli stati membri.
Ma la commissione non aveva esperienza nella negoziazione di acquisti farmaceutici su larga scala e, a quanto pare, imparare sul campo, nel mezzo della peggiore crisi sanitaria europea degli ultimi 100 anni potrebbe non essere stata una buona idea.
Purtroppo come sovente accade quando si parla di UE il risultato è stato disastroso, arrivando addirittura al punto che molti stati membri stanno cercando di acquistare il Vaccino direttamente, trattandone direttamente prezzo e termini di consegna!
L’Unione Europea piuttosto che assumere esperti del settore che supervisionassero gli accordi sul vaccino con le compagnie farmaceutiche, come hanno fatto gli altri paesi, si è servita di normali negoziatori commerciali totalmente incapaci di una trattativa concreta e certamente interessati ad un lauto guadagno.
Questa decisione ha portato l’Ue a concentrarsi solo sul prezzo dei vaccini anziché domandarsi quando questi sarebbero stati effettivamente consegnati. Quando è diventato evidente che le compagnie farmaceutiche stavano distribuendo i vaccini agli altri stati che si erano mossi più velocemente pagando un prezzo più elevato, Ursula von der Leyen ha cercato di dare la colpa alle aziende farmaceutiche piuttosto che fare un Mea Culpa al penoso processo decisionale dell’Unione Europea ormai fallimentare sotto ogni punto di vista.
La Svizzera dal canto suo per quanto riguarda la gestione della pandemia e l’approvvigionamento dei vaccini è stata certamente un vero disastro, con la sua politica incerta basata sul passo del “Montanaro” ha perso troppo tempo ed ora si ritrova, pur essendo una nazione piccolissima con solo 8 milioni persone da vaccinare con meno del 10% della popolazione vaccinata!
Composta da 27 paesi, l’Unione europea consente la libera circolazione di beni, servizi e individui tra i suoi stati membri. Diciannove di questi paesi condividono anche l’euro come valuta comune.
La Svizzera per farne parte con accodi bilaterali a dir poco “stravaganti “paga in modo ingiustificato un sacco di soldi per non avere nulla, o pochissimo in cambio. Ma questa è la Svizzera!
La politica Europea è però guidata da una burocrazia contorta che non rappresenta adeguatamente i cittadini europei. Vi è un’assenza ampiamente riconosciuta di trasparenza nella funzionalità, con i cittadini che si sentono non rappresentati e inascoltati. Alcuni sostengono addirittura che la burocrazia viola la sovranità dei paesi membri, e probabilmente in diverse situazione è la verità.
La creazione di una moneta unica, sebbene conveniente ha però causato uno squilibrio incolmabile aumentando la concorrenza e rimuovendo i meccanismi di stabilizzazione naturali dei paesi.
Le continue svalutazioni interne e la diminuzione dei salari per aumentare l’attrattiva del settore manifatturiero hanno reso l’Eurozona estremamente vulnerabile ai problemi socioeconomici.
Ciò ha anche consentito a paesi come la Germania di ottenere una posizione privilegiata, controllando in modo assolutamente ingiustificato la produzione e facendo il creditore nei confronti della maggior parte degli altri stati.
Purtroppo la macchina Europa si è dimostrata, e si sta dimostrando come un’enorme “Slot Machine” che mangia un sacco di soldi, è totalmente inutile, porta le persone alla povertà e rende ricchi solo pochi eletti.